venerdì 21 maggio 2021

E questa primavera che avanza

È un maggio un po’ fresco, ma è indubbio: la primavera avanza a grandi passi e le piante crescono a vista d’occhio da un giorno all’altro.

Quanto è cambiato rispetto a un anno fa, il nostro orto!

La cura durante tutti i mesi dell’autunno e dell’inverno, le stagioni rispettate passo passo.

C’è anche una sorta di disegno, dietro: il progetto delle colture, le rotazioni e le consociazioni, la luna per la semina e il trapianto.

E un tocco di “estetica”: gli stradellini di mattonelle, le aiuole ben definite, una geometria rustica ma armonica. Perchè, diciamolo: ci piace l’orto, anche da guardare.

Poi c’è l’essenza, gli ortaggi.


Le lattughe e il crescione esplodono e riempiono la nostra tavola: non c’è niente di più gustoso di una splendida lattuga appena colta, croccante e freschissima!

Abbiamo assaggiato le prime fragoline – per me ottime, per A. ancora brusche – ovviamente non sono mai arrivate a casa.

Che sorpresa vedere sbucare, tra il fogliame, i baccelli di piselli e fave! Già fa venire l’acquolina in bocca…

I fagiolini faticano un po’ – l’orto a volte subisce qualche attacco di insetti – mentre gli spinaci stanno facendo capolino dal loro solco.

Col sole che inizia a scaldare, seminiamo gli zucchini (primo esperimento per noi) e piantiamo finalmente i pomodori, ciliegini e datterini, sperando che la produzione sia come quella dello scorso anno.

L’orto è un tripudio di sensi: il verde che presto si colorerà di frutti, il cielo punteggiato di nuvole, il respiro del vento sulla pelle, gocce di acqua per inaffiare e di sudore della fatica buona, il sapore che pregustiamo, il profumo, intenso della natura al suo apice.

Il sorriso non può che aprirsi, quando si chiude il cancelletto del 444.

Nessun commento:

Posta un commento